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[heading subtitle=”VADEMECUM PER L’INVESTITORE “] [/heading]

Come riconoscere i professionisti e le società di consulenza indipendente fee-only

(a livello normativo rinominati Consulenti Finanziari Autonomi e Società di Consulenza Finanziaria)

Le caratteristiche di questi soggetti sono molto diverse da quelle che si incontrano nel settore della consulenza finanziaria tradizionale ovvero dove la consulenza cela la vendita di un prodotto.

Per capire se un operatore finanziario opera in assenza di conflitto d’interesse commerciale, è consigliabile ed opportuno porgli alcune domande fin dal primo incontro.

Per i CFA (Consulenti Finanziari Autonomi) si può consultare il motore di ricerca del nostro sito NAFOP dove sono riportati solo coloro che risultano iscritti all’Albo di categoria e sono nostri associati.

Per le SCF , il sito di riferimento è assoscf.org , (AssoSCF: Associazione delle Società di Consulenza Finanziaria).

In alternativa. si possono anche visionare gli elenchi pubblicati da OCF (Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari) con le delibere di autorizzazione dei consulenti finanziari autonomi e delle società di consulenza finanziaria.

[one_half][toggles] [toggle title=”Come viene remunerata la tua attività?” color=”Accent-Color” id=”b1″] Se l’operatore finanziario con il quale ti relazioni non è remunerato direttamente da te, significa che il suo compenso deriva dalle provvigioni/commissioni incorporate nel prodotto/servizio che ti ha venduto. L’associato NAFOP (persona fisica) riceve un compenso direttamente dai suoi clienti, come un avvocato o un commercialista e come questi emette una parcella/fattura per i propri compensi professionali. L’onorario deve essere stabilito prima che la consulenza vera e propria abbia inizio. La normale procedura prevede, infatti, la consegna al cliente di un preventivo di spesa per i servizi richiesti, in cui vengono dettagliati gli interventi specifici ed il loro relativo prezzo.[/toggle][toggle title=”Ricevi commissioni/incentivi sui prodotti finanziari che mi consigli?” color=”Accent-Color” id=”b1″] L’associato NAFOP percepisce il compenso solo e direttamente dal cliente e non riceve da terzi incentivi/provvigioni sul collocamento di prodotti finanziari o sulla consulenza erogata. Un venditore (promotore finanziario o consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede, agente assicurativo, private banker, funzionario di banca, impiegato postale, mediatore creditizio) riceve sempre una provvigione/incentivo di vendita sui prodotti e servizi collocati dalla SIM o dalla banca dalla quale ha il mandato.  [/toggle][toggle title=”Quanto mi costa la tua consulenza?” color=”Accent-Color” id=”b1″] Come un commercialista o un avvocato, l’associato NAFOP applica un tariffario professionale che viene presentato al risparmiatore prima di ogni consulenza. La parcella è sempre di gran lunga inferiore rispetto ai prelievi praticati dalla banca, assicurazione o SIM direttamente dal conto del risparmiatore a fronte degli investimenti effettuati. Purtroppo il risparmiatore spesso non è a conoscenza dell’ammontare effettivamente prelevato dai suoi investimenti e non sa di quali tipologie di costi aggiuntivi è soggetto. [/toggle] [toggle title=”Che cosa mi consigli?” color=”Accent-Color” id=”b1″] Nel caso in cui l’operatore finanziario sia un agente di vendita potrà “consigliare” quasi esclusivamente i prodotti presenti nel proprio catalogo (da notare che se, ad esempio, il promotore finanziario consigliasse gli strumenti poco costosi, che spesso sono i più efficienti, ridurrebbe drasticamente la propria remunerazione e quella della propria banca o SIM). Spesso ci si trova di fronte a prodotti/gestioni preconfezionate che le società-prodotto costruiscono al fine di aumentare i propri margini di guadagno. L’associato NAFOP, remunerato esclusivamente a parcella, inevitabilmente sceglierà strumenti efficienti con bassi costi e massima trasparenza, che permetteranno all’investitore di ottimizzare il proprio portafoglio di investimenti. Questo è oggettivamente possibile dato che il consulente non è coinvolto nel processo di vendita ed è quindi privo di ogni conflitto di interesse. [/toggle][toggle title=”Hai un mandato di una banca/SIM?” color=”Accent-Color” id=”b1″] Se l’operatore finanziario ha il mandato di un intermediario, il rapporto che instaurerà con l’investitore sarà “viziato” dal fatto che non avrà come obiettivo unico l’interesse del proprio cliente, ma dovrà rispondere del proprio operato anche di fronte alla società mandante; in una simile situazione, l’operatore dovrà ovviamente considerare anche l’interesse della società prodotto, con conseguenze potenzialmente negative circa la reale convenienza per il cliente delle soluzioni consigliate.[/toggle][/toggles][/one_half]

[one_half_last][toggles] [toggle title=”Raccogli personalmente i miei soldi?” color=”Accent-Color” id=”b1″] Il rapporto tra investitore e il promotore finanziario, agente assicurativo, private banker, funzionario di banca, impiegato postale, è caratterizzato dal passaggio di denaro (attraverso, ovviamente, un mezzo di pagamento). L’associato NAFOP, al contrario, non è interessato alla raccolta dei mezzi di pagamento in quanto la sua attività professionale si concretizza esclusivamente nell’indicazione operativa che il cliente metterà in atto presso la propria banca di fiducia. La Direttiva Europea 2004/39/CE in materia di mercati finanziari, prende atto che il trasferimento di denaro è una delle fasi più delicate del processo di investimento, dove il cliente corre i maggiori rischi.[/toggle] [toggle title=”A chi devo intestare l’assegno relativo alla parcella?” color=”Accent-Color” id=”b2″] Nel caso in cui l’operatore finanziario proponga un servizio di consulenza a parcella, accertarsi di chi effettivamente erogherà la consulenza e, di conseguenza, a chi dovrà essere intestato, ad esempio, l’assegno relativo alla fattura. Infatti, se il soggetto che eroga il servizio di consulenza è realmente indipendente, la relativa parcella sarà emessa dallo stesso in totale assenza di conflitto di interesse. In caso di società accertarsi che non sia una banca o SIM (Società di intermediazione mobiliare).[/toggle] [toggle title=”Devi riferire ad altri del rapporto che abbiamo instaurato?” color=”Accent-Color” id=”b3″] Mentre l’agente monomandatario, data la sua appartenenza ad una struttura commerciale, è tenuto a rendere conto del suo operato ai suoi referenti interni (il cliente è infatti, per contratto, cliente della Banca/SIM e non del promotore finanziario), ciò non avviene con l’associato NAFOP. Infatti, l’unico interlocutore cui il professionista deve rendere conto è esclusivamente il cliente: il rapporto fiduciario che si instaura è alla base di un percorso stabile e continuativo che permette all’investitore di raggiungere i propri obiettivi.  [/toggle] [toggle title=”Cosa devo fare se tu cambi società (Banca o SIM)?” color=”Accent-Color” id=”b4″] È importante sottolineare che il continuo e sistematico cambiamento di riferimenti che il cliente deve subire (ciò avviene quando un agente di vendita cambia società o quando la banca o SIM assegnano il cliente a un altro venditore) disorienta l’investitore e non permette di consolidare nel tempo un rapporto fiduciario indispensabile per una proficua collaborazione. Inoltre, quando un agente di vendita cambia società, uno dei maggiori disagi che il cliente deve sopportare è dato dal trasferimento del suo patrimonio dal vecchio al nuovo catalogo prodotti; se ciò non avvenisse il promotore perderebbe la sua remunerazione a vantaggio del collega subentrante.Tale problema non sussiste se ci si affida ad un consulente indipendente Fee-Only/autonomo associato NAFOP.  [/toggle] [/toggles] [/one_half_last]