ELENCO ASSOCIATI NAFOP
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Chi siamo
L’associazione italiana dei Consulenti Finanziari Autonomi che esercitano la Consulenza Finanziaria Indipendente “fee only” (= remunerati solo a parcella dal cliente).

I servizi alla clientela
Qui di seguito sono riportati i principali servizi erogati alla clientela. Ogni studio professionale può erogare tutti i servizi o solo una parte degli stessi.
SCOPRI
Vademecum per l’investitore
Come riconoscere il consulente indipendente fee-only ( consulente finanziario autonomo”, a livello normativo).
SCOPRIIn Evidenza
OCF lancia il progetto di informazione “Informarsi Conviene”, mirato a diffondere nozioni basilari, considerazioni generali e qualche consiglio pratico, per agevolare un avvicinamento ampio, ai servizi di investimento da parte dei risparmiatori.
Nel corso dell’anno passato OCF ha sottolineato, attraverso due video istituzionali pubblicati sul proprio canale Youtube, come la figura del Consulente finanziario iscritto all’Albo possa essere un solido e affidabile punto di riferimento anche per quella fascia di risparmiatori che non dispongano di grandi somme da investire. Già dai primi giorni del nuovo anno il progetto “Informarsi Conviene” va a consolidare corposamente questa iniziativa, con l’implementazione di un sito dedicato, disponibile all’indirizzo www.informarsiconviene.it, che accoglie i visitatori con un linguaggio semplice, colloquiale e, dove possibile, corredato da esempi o indicazioni molto chiare. Sul sito, che sarà frequentemente aggiornato e arricchito di nuovi contenuti nel corso dell’anno, sono già disponibili tre sezioni dedicate ai temi basilari che i “neofiti” dell’ambiente finanziario, siano essi risparmiatori o potenziali futuri consulenti – giovani che potrebbero considerare di intraprendere la professione – debbono tenere in considerazione. “Pianificazione Finanziaria”, “Finanza ed Impulsività”, “Diversificazione del Portafoglio”, queste i tre topic che il sito affronta in modo propedeutico e comprensibile, grazie all’ausilio ulteriore di tre video animazioni, che esemplificano alcuni punti focali da tener presenti nell’approcciare una pianificazione finanziaria di base, con un tono leggero ma dritto al punto: ribadire il concetto che, riguardo alla finanza, informarsi non solo è prudente, ma conviene. E affidarsi a dei Consulenti finanziari vigilati può dimostrare quanto la diligenza di un piccolo risparmiatore possa raggiungere risultati che nemmeno immaginava.

Il prossimo 22 ottobre (15.00 - 16.30) organizzato da AssoSCF in collaborazione con Nafop si svolgerà, all'interno del "Mese della Educazione Finanziaria", un webinar dove si parlerà della "Consapevolezza del potere contrattuale degli investitori nei confronti del sistema finanziario: il ruolo del Consulente Indipendente".
Il webinar che si rivolge a famiglie, imprenditori/Pmi e professionisti/artigiani, sarà visibile all'interno del sito del Ministero che trovate a questo link.
Per poter partecipare è possibile iscriversi al webinar organizzato su Zoom a questo link.

Documento a cura del gruppo di lavoro dei Commercialisti Consulenti finanziari indipendenti - Sbocchi lavorativi e rappresentatività nell'albo dei CFA

Sei un risparmiatore o un investitore?
In soli 8 minuti il Presidente NAFOP, Cesare Armellini, spiega un concetto molto semplice
che può essere di grande aiuto per i tuoi risparmi
Ti invitiamo a guardare il breve video che segue, registrato in occasione del Fee Only Summit 2019
"L’educazione finanziaria è un tema fondamentale ma rimarrà sempre difficile per il risparmiatore districarsi in un mondo così complesso. Il mio consiglio? Distinguere sul mercato se il soggetto lavora per te o per una banca e quindi avvalersi di professionisti che sono slegati da logiche di vendita".
1. Se ho dei soldi, cosa devo fare? Da qui nasce un piccolo problema.
Noi potremo anche insegnare al risparmiatore o all'investitore che se i tassi salgono, il prezzo dell’obbligazione scende, o che se i tassi scendono il prezzo dell’obbligazione sale, se una obbligazione ha una durata lunga o tecnicamente ha una duration lunga allora l’obbligazione è più a rischio, gli insegniamo che le azioni sono a rischio, gli insegniamo che i cambi sono a rischio…ipotizziamo quindi un mondo ideale nel quale siamo riusciti a insegnare tutto.
2. Ma cosa succede a questo punto?
Il nostro risparmiatore o investitore arriva in banca dove ha i propri soldi e scopre che i prodotti e gli strumenti finanziari che sono in commercio sono circa 100.000, andiamo a togliere le singole obbligazioni che per varie ragioni per un risparmiatore ad oggi è difficile comprare e togliamo anche le azioni… il risparmiatore sta cercando qualcosa che gestisca di fatto il suo investimento.
Gli italiani hanno in tasca circa 20.000 fondi comuni di investimento o sicav. Bene, il risparmiatore va in banca e la banca, avendo i suoi accordi commerciali, gli presenta il suo listino di prodotti. Ad esempio la sua ha 700 accordi, un’altra banca ha 3.000 – 4.000 prodotti finanziari e così via.
3. A questo punto il nostro risparmiatore cosa fa? Gli cerchiamo di insegnarli come districarsi in questo mondo?
Esistono i benchmark, “questo fondo qui ha reso tot, questo ha battuto il benchmark.., però forse molti di voi non sanno che i benchmark non sono molto spesso reali anzi, spesso non si sa cosa siano o come vengano costruiti.
4. Questo genera un’ulteriore complicazione, a questo punto cosa fa il nostro risparmiatore?
Al momento stiamo parlando ancora solo di fondi e sicav, ma se parliamo di certificati che sono migliaia, polizze assicurative con all'interno la gestione finanziaria che sono migliaia e così via la situazione si complica ulteriormente. Inoltre ogni anno centinaia di questi prodotti vengono tolti dal mercato, inglobati in altri fondi, immessi di nuovi e altri cambiano la loro natura.
5. Quindi infine cosa può fare il nostro risparmiatore?
Il risparmiatore passerà da una banca a un’altra e a un’altra ancora, ci sono sicuramente differenze tra una banca e un’altra ma il mio discorso non vuole vertere sul mondo bancario o delle reti ma sull'investitore finale. Dobbiamo tutelare l’investitore finale e qui purtroppo l’unica soluzione che noi abbiamo è quella di affidarsi a un medico del settore finanziario perché in questa giungla è impossibile districarsi.
All'inizio della mia attività - prosegue Cesare Armellini - ho deciso di analizzare tutti i prodotti presenti sul mercato, ho fatto questo investimento e inizialmente non pensavo che fosse una cosa veramente così impegnativa, ci ho messo anni e anni per destrutturare tutti i prodotti presenti sul mercato. Il mio consiglio al risparmiatore finale è quello di individuare il medico giusto o il professionista giusto, vi consiglio di andare ad ascoltare un soggetto che opera in modo indipendente slegato da logiche di vendita perché probabilmente riuscirete ad avere quelle risposte che non siete mai riusciti ad avere per gestire al meglio la vostra finanza.
Io vedo la cultura finanziaria molto dura, vedo più facile il cercare di distinguere sul mercato se il soggetto lavora per te o per una banca, se opera come soggetto che vende prodotti finanziari o se opera come professionista slegato da qualsiasi logica commerciale.

Vivi in Trentino Alto Adige oppure in Friuli Venezia Giulia e sei alla ricerca di un consulente indipendente iscritto all'Albo professionale?
Ecco gli Associati NAFOP che operano in questa zona: cliccando sul nominativo si aprirà la scheda del professionista prescelto, con tutti i dati utili per poterlo contattare.
TRENTINO ALTO ADIGE
Merano-Bolzano
Trento
FRIULI VENEZIA GIULIA
Sacile-Pordenone
Trieste

Vivi in Liguria oppure in Toscana e sei alla ricerca di un consulente indipendente iscritto all'Albo professionale?
Ecco gli Associati NAFOP che operano in questa zona: cliccando sul nominativo si aprirà la scheda del professionista prescelto, con tutti i dati utili per poterlo contattare.
LIGURIA
GENOVA
TOSCANA
AREZZO
FIRENZE
LUCCA

Rassegna Stampa
Lettera ai risparmiatori, 20 luglio 2020
Quando sei malato, vai dal medico. Solitamente ti fornisce una diagnosi e indicazioni sulla cura. E' la stessa cosa che accade per le questioni legali, quando vai da un avvocato o fiscali quando vai da un commercialista.
Ma da chi vai se devi prendere una decisione importante in ambito finanziario? L'educazione finanziaria non è la risposta.
Gli investitori italiani, fino a ieri, potevano rivolgersi solo a coloro che vendevano prodotti per conto delle banche (dipendenti o agenti monomandatari).
Questi consulenti ricevono incentivi per raccomandare specifici prodotti. Non sempre questi prodotti sono quelli più "sicuri" o “adatti” per le varie situazioni degli investitori.
Le autorità pubbliche ha spinto affinché la popolazione abbia un adeguato livello di educazione finanziaria, ma il risultato è che la cultura in Italia è tra le più basse a livello mondiale.
I migliaia di prodotti finanziari in circolazione, la scarsa trasparenza sul loro contenuto e la mancanza di un consulente slegato da logiche di vendita impedisce ai risparmiatori di aumentare la loro consapevolezza sui propri investimenti.
Ora è operativo l’Albo che raccoglie i professionisti e le società indipendenti dalle banche e che esercitano solo il servizio di consulenza finanziaria indipendente (CFA e le SCF).
Le decisioni importanti in ambito finanziario non consistono nel selezionare un determinato prodotto finanziario o un altro, ma richiedono elevate competenze professionali.
Una corretta pianificazione del proprio patrimonio è il risultato di una strategia finanziaria che prevede la combinazione di differenti tipi di misure o prodotti insieme, del monitoraggio delle decisioni prese nel lungo periodo e dell'effetto fiscale delle decisioni stesse.
Quindi cosa aiuterebbe?
Le famiglie non possono permettersi di prendere decisioni finanziarie errate. Impegni a lungo termine come investimenti nel proprio piano previdenziale o mutui possono avere un impatto negativo importante sui risparmi.
Per questo motivo, è essenziale che le persone abbiano la possibilità di affidarsi a un esperto indipendente, che li aiuti nel stilare un serio piano finanziario per pianificare il futuro. Questo deve considerare gli obiettivi di vita, le priorità e le risorse e soprattutto il grado di rischio che si vuole assumere. L'intervento iniziale solitamente abbatte i costi (spesso non visibili) degli investimenti per i risparmiatori ma la pianificazione indipendente è un processo che avviene a step.
Cesare Armellini
Presidente di NAFOP

Per la prima volta in Italia puoi rivolgerti a un consulente indipendente
durante una crisi finanziaria: contatta il professionista più vicino a te
L’associazione NAFOP è in prima linea in soccorso agli investitori
Discorso di Cesare Armellini, Presidente di NAFOP, in difesa dei risparmiatori italiani
Chi non è assistito dai consulenti finanziari indipendenti oggi sta probabilmente mettendo a rischio i propri obiettivi di vita.
Nel momento in cui l'investitore o il risparmiatore vede che il suo patrimonio sta scendendo ed esso non gli garantisce più la possibilità di raggiungere quegli obiettivi che lui si era prefissato (università del figlio, obiettivo di comprarsi una macchina, di organizzare un viaggio...), questo vuol dire che i suoi soldi non sono stati investiti in maniera corretta.
Non bisogna mai mettere i soldi a un rischio superiore a quello che uno può sopportare, ma questo avviene in tutte le crisi finanziare.
Oggi è cambiato tutto, in Italia è presente il consulente finanziario indipendente che con la propria associazione ha il compito di proteggere i patrimoni dei risparmiatori.

Tenuto conto della situazione attuale, la massima priorità dei nostri Associati NAFOP, è quella di continuare a garantire il miglior servizio ai propri Clienti, seguendo comunque i consigli delle autorità sanitarie e le ordinanze regionali.
Ricordiamo pertanto, a tutti coloro che avessero necessità di contattare i nostri Associati, che è possibile usufruire di tanti altri sistemi di "consulenza a distanza” (telefono, mail, video conferenza Skype ecc.), sistemi che vengono regolarmente impiegati dai nostri Professionisti per svolgere il proprio lavoro.
Per cercare un Consulente Indipendente NAFOP (CFA iscritto all'Albo Professionale), è disponibile in questo stesso sito un motore di ricerca (per regione), dove è possibile trovare tutti i dati utili (indirizzi, telefoni, email…).
Clicca sulla mappa per entrare nell'elenco Associati NAFOP

Vivi nelle Marche oppure in Molise e sei alla ricerca di un consulente indipendente iscritto all'Albo professionale?
Ecco gli Associati NAFOP che operano in questa zona: cliccando sul nominativo si aprirà la scheda del professionista prescelto, con tutti i dati utili per poterlo contattare.
MARCHE
ANCONA
ASCOLI PICENO
MACERATA
PESARO URBINO
MOLISE
CAMPOBASSO

L’effetto Coronavirus si fa sentire anche sul Salone del Risparmio. L’undicesima edizione non si svolgerà più tra fine marzo e inizio aprile bensì dal 24 al 26 giugno.
La decisione di posticipare l’edizione 2020 è stata assunta all’unanimità e formalizzata dal consiglio direttivo di Assogestioni, riunito oggi in seduta straordinaria.
“Si tratta di una scelta di responsabilità che richiede uno sforzo ulteriore – commenta Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni – ma siamo certi che lo straordinario impegno di tutti gli attori del risparmio gestito consentirà di trasformare questo momento di difficoltà in una crescita ancora maggiore dell’attrazione e della qualità dell’evento e delle idee che vogliamo condividere con il nostro Paese e gli ospiti internazionali”.
Milano e la comunità finanziaria italiana e internazionale “non possono fermarsi”, aggiunge Galli a focusrisparmio.com. “L’impegno per far slittare il Salone del Risparmio è imponente, ma abbiamo deciso di adottare la massima prudenza e cautela. Riteniamo che questa sia la decisione giusta”.
Assogestioni “ringrazia gli sponsor, le istituzioni, i media e gli innumerevoli partecipanti registrati per la collaborazione e il sostegno che ci hanno già dimostrato”, si legge nella nota diramata dall’associazione.
Visitato l’anno scorso da oltre 16mila operatori finanziari tra gestori di fondi, consulenti finanziari e private banker – nonché da alcuni dei principali esponenti delle istituzioni politiche ed economiche – il Salone del Risparmio rappresenta il più importante evento del settore finanziario in Italia le cui porte, al terzo giorno, sono aperte anche a risparmiatori, famiglie e studenti che possono approfondire la propria cultura finanziaria.
La sede dell’evento resta l’Ala Nord di MiCo – Milano Congressi (Via Gattamelata, 5). Per seguire i futuri sviluppi sull’organizzazione del Salone del Risparmio 2020 è possibile consultare il sito dell’evento salonedelrisparmio.com

Vivi nel Lazio e sei alla ricerca di un consulente indipendente iscritto all’Albo professionale?
Ecco gli Associati NAFOP che operano in questa zona: cliccando sul nominativo si aprirà la scheda del professionista prescelto, con tutti i dati utili per poterlo contattare.
ROMA

NAFOP per i Commercialisti
WEBINAR GRATUITO - NUOVA OPPORTUNITÀ PER IL COMMERCIALISTA
COMPATIBILITÀ E INTEGRAZIONE CON LA PROFESSIONE DI CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO INDIPENDENTE
a cura della Fondazione DCEC di Bologna, in collaborazione con la Commissione “Finanza Strategica e Mercati Finanziari” dell’ODCEC di Bologna e con Best Planners SCF
giovedì 3 dicembre 2020
dalle ore 11.00 alle ore 13.00
(registrazione partecipanti dalle ore 10:30)
Il webinar è gratuito e si terrà sulla piattaforma MEET (scarica il PDF)
È obbligatoria l’iscrizione da effettuarsi esclusivamente on line sul portale della Formazione Professionale Continua Unificata
Due supporti video per approfondire il tema:
Evento valido ai fini della Formazione Professionale Continua per gli Iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (n. 2 crediti)
Segreteria Organizzativa
Fondazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna
P.zza De’ Calderini, 2/2 – 40124 Bologna – Tel. 051/220392 – Fax. 051/238204
info@fondazionedottcomm-bo.it – www.fondazionedottcomm-bo.it

L’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Torino, prosegue con l’attività istituzionale dedicata all’informazione per gli iscritti circa le nuove opportunità professionali offerte dalla consulenza finanziaria indipendente oggi compatibile con quella del commercialista.
In calendario 4 webinar sull’argomento.
Giovedì 25 giugno 2020 dalle ore 15.00 alle ore 16.30
COMMERCIALISTA E CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO INDIPENDENTE DUE PROFESSIONI COMPATIBILI E INTEGRABILI
Giovedì 9 luglio 2020 dalle ore 15.00 alle ore 16.30
CASI PRATICI E SPUNTI PER LA CONSULENZA FINANZIARIA COLLEGATA ALLE DICHIARAZIONI DEI REDDITI E AI BILANCI

Le sinergie possibili tra i commercialisti e i consulenti finanziari indipendenti al Feeonly Summit 2019
Clicca QUI per guardare il video della tavola rotonda
Durante le due giornate di Fee Only Summit, l'evento nazionale dedicato alla Consulenza Finanziaria Indipendente che si è tenuto lo scorso ottobre a Verona, oltre alle conferenze istituzionali che hanno consentito ai partecipanti di conoscere il pensiero di legislatore, regulators e associazioni sui temi caldi del mondo economico-finanziario, le due associazioni "cugine" NAFOP e AssoSCF, hanno organizzato tavole rotonde e workshops sulle best practices della professione.
In particolare, nella tavola rotonda "Commercialisti e Consulenza Indipendente" si è parlato di sinergie e di integrazione tra la professione del consulente finanziario fee only e quella del commercialista-avvocato.
Tra i relatori, Luca Rizzi e Alessandro Giacomelli (consulenti autonomi associati NAFOP), che hanno portato la loro esperienza di collaborazione con il mondo dei consulenti indipendenti, alla luce della perfetta compatibilità tra le due figure professionali.

Il dottore commercialista può essere anche consulente finanziario.
Da quando? Dicembre 2018. In quanti lo sanno? Pochi.
In un manuale pubblicato dall'Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Torino, la storia della consulenza italiana
e le istruzioni all'uso per chi si voglia lanciare in questa avventura
L’avvio dell’Albo dei consulenti finanziari nel dicembre 2018, con l’inclusione della categoria dei consulenti autonomi, ha aperto le porte della consulenza ai dottori commercialisti e contabili. Con la definizione di questa professione intellettuale e non commerciale è decaduta ogni previsione di incompatibilità con la professione del commercialista.
La conoscenza di questa nuova frontiera professionale è però ancora limitata: per questa ragione l’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Torino nel giugno 2018 ha dato vita a un gruppo di lavoro sulla consulenza finanziaria indipendente. La ricerca e le analisi condotte dal team sono state pubblicate e distribuite agli iscritti del mese di febbraio. Si tratta di una vera e propria guida alla consulenza finanziaria indipendente, la prima in Italia che affronta in modo organico il tema della possibile sinergia tra le due specializzazioni professionali.
Il panorama italiano della consulenza
Si parte con la fotografia della gestione della ricchezza in Italia: vengono riportati i dati relativi alla ricchezza netta delle famiglie italiane in rapporto al reddito disponibile, alla collocazione di questi patrimoni (attività finanziarie e non) e all’evoluzione delle preferenze degli italiani in fatto di investimenti. Il manuale evidenzia la crescita della richiesta di consulenza finanziaria e di wealth planning in Italia e di come la clientela viva le scelte ad essa collegata. Gli investimenti, si legge, sono le decisioni più difficili da assumere e quindi quelle in cui il supporto di un esperto è percepito come “molto importante”.
Consulenza indipendente
La premessa qui è che la richiesta di consulenza finanziaria si basi sulla costruzione di rapporti di fiducia che durino nel tempo per soddisfare le aspettative dei clienti. Ma da un’analisi dei fattori che disincentivano la domanda di consulenza finanziaria spicca, nella ricerca dell’Ordine di Torino, proprio la mancanza di fiducia nella figura del consulente finanziario, spesso causata dalla poca trasparenza dei costi del servizio. Ecco che allora la consulenza indipendente si propone come alternativa.
“L’avvento di Mifid2 – si legge nel testo – sta cambiando le carte in tavola e l’istituzione del nuovo Albo unico dei consulenti finanziari sta facendo emergere questo tipo di consulenza (autonoma, ndr). Per fornire dei numeri, attualmente in Italia ci sono 240 consulenti finanziari autonomi e 35 società di consulenza finanziaria iscritte all’Albo unico con una concentrazione maggiore in Lombardia, Veneto e Piemonte; contro 54.611 consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede”. Ma il potenziale è ancora alto.
L’advisory fee only made in Usa
Negli Stati Uniti la figura del consulente finanziario autonomo (“fee Only financial advisor o planner”) esiste circa dagli anni ‘70. “La differente cultura finanziaria, tipica dei paesi anglosassoni, ha portato allo sviluppo di questa professione che agli occhi del pubblico è riconosciuta tanto quanto le altre professioni – si legge -. È assolutamente normale per l’investitore americano avere al proprio fianco un consulente fee only, così come avere un avvocato o un commercialista”. Non c’è quindi da stupirsi che i modelli di consulenza anglosassoni siano i benchmark di riferimento per lo sviluppo della professione di consulente autonomo anche in Italia. “Certo, questi paesi hanno dinamiche finanziarie ancora molto distanti dalle nostre e le nuove sfide per questa professione porteranno inevitabilmente ad aggregazioni di professionisti per poter stare sul mercato. Ad oggi però, la sfida principale è quella di portare a conoscenza del pubblico l’esistenza di questa forma di consulenza libera da ogni tipo di conflitto di interesse ed esercitata nel pieno interesse del cliente”.
“Si tratta di una pubblicazione unica nel suo genere – ha commentato Luca Mainò, (Direttivo NAFOP e vicepresidente AssoSCF) nella quale finalmente si affronta dalla parte dei commercialisti il tema consulenza indipendente. È importante perché per la prima volta spiega che la consulenza indipendente non è (più) esclusiva di chi già appartiene al settore, in banche o reti, ma si apre un nuovo scenario in cui il servizio può essere offerto da soggetti diversi, i professionisti . Come NAFOP e AssoScf abbiamo registrato una fortissima crescita della domanda di consulenza che potrà essere coperta anche da queste nuove figure”.
CLICCA QUI PER SCARICARE LA GUIDA

(clicca sull'immagine per leggere l'articolo online)
La professione del commercialista non è più incompatibile con l’attività di consulenza finanziaria.
We Wealth ha intervistato i protagonisti dell’industria per capire in che modo questo questo servizio aggiuntivo può essere erogato
Con l’avvio dell’Albo dei consulenti il primo dicembre 2018 si è aperta la strada della consulenza finanziaria anche ai dottori commercialisti. La sezione del nuovo Albo dedicata ai consulenti autonomi descrive una professione a carattere intellettuale e non commerciale che di fatto fa decadere ogni previsione di incompatibilità con la professione del dottore commercialista. Un punto di svolta significativo per i professionisti che fino allo scorso anno si scontravano con il muro della promozione finanziaria, per legge incompatibile con la loro attività primaria.
“Oggi i nostri clienti possono contare sulle tipiche caratteristiche e qualità dei commercialisti – come la formazione universitaria integrata dalla formazione professionale continua, la vigilanza deontologica – arricchite dalla specifica specializzazione nella consulenza finanziaria autonoma, da svolgere sotto la vigilanza della Consob e dell’Ordine dei Consulenti Finanziari”, spiega a We Wealth Lorenzo Sirch, consigliere nazionale del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e contabili con delega alla finanza.
In che modo il dottore commercialista può svolgere l’attività di consulenza?
Le strade sono quattro.
- Acquisizione delle competenze necessarie a esercitare la professione e a superare l’esame necessario per l’iscrizione all'Albo da parte del commercialista già operativo
È improbabile che questa strada verrà percorsa da molti, perché il commercialista – che normalmente arriva da una laurea in economia e commercio con formazione in materie contabili e fiscali – difficilmente avrà tempo e energie per potersi formare in campo finanziario. - Formazione in materia finanziaria del neo abilitato o neo iscritto all'Ordine dei dottori commercialisti
È probabile che la via della formazione specifica in materia finanziaria sarà appannaggio delle nuove leve, che invece di avviarsi verso la consulenza fiscale classica si potranno confrontare con la nuova professione. - Accordo con una realtà esterna allo studio commercialista – una società di consulenti finanziari (SCF) per esempio – che possa svolgere a chiamata il servizio per i clienti dello studio La soluzione più semplice ma forse la meno efficace: diventerebbe l’ennesima figura professionale che il commercialista presenta al proprio cliente. “A livello di marketing è importante che il cliente percepisca che il servizio arriva dall'interno”, precisa Luca Rizzi, uno dei sei dottori commercialisti che risulta già iscritto all'Albo dei consulenti finanziari.
- Assunzione di un consulente finanziario autonomo o creazione di un’associazione tra lo studio commercialista e una SCF In questo modo la consulenza viene portata all'interno dello studio, che diventa così una realtà multidisciplinare.
Quali potenzialità la professione di consulente offre ai commercialisti?
“La situazione è la migliore immaginabile perché esiste già un parco clienti al quale il commercialista può rivolgersi”, prosegue Rizzi, che per prendere meglio le misure ha anche provato a realizzare una simulazione – sebbene prudenziale – dello scenario economico che si presenta al commercialista che voglia diventare consulente.
Secondo questa stima, ipotizzando una media di 100 clienti per studio, e masse investite per 15 milioni di euro, l’introito per il commercialista sarebbe di circa 60 mila euro l’anno.
“La figura del commercialista si sposa perfettamente con la consulenza finanziaria indipendente”, ha commentato Luca Mainò, co-fondatore della società di consulenza indipendente Consultique e membro del Direttivo NAFOP. “Il commercialista gode della fiducia del cliente. Ha una clientela fidelizzata, ha l’attitudine all'ascolto delle problematiche del cliente, è orientato alla pianificazione e al controllo. Soprattutto, è in crescita la domanda di consulenza indipendente da parte delle aziende”.
L’ordine dei commercialisti di Torino, guidato dal presidente Luca Asvisio, da oltre un anno sta approfondendo la tematica dell’integrazione tra la consulenza fiscale tipica della categoria con la consulenza finanziaria indipendente. La preparazione di una guida informativa per gli iscritti all'Ordine e l’organizzazione di un convegno sul tema, in data 19 dicembre, rappresentano le prime occasioni di un approfondimento istituzionale su questa importante novità e opportunità per i commercialisti.

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