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Rassegna Stampa

L’educazione finanziaria non è la risposta Lettera del Presidente dell’Associazione Cesare Armellini

Lettera ai risparmiatori, 20 luglio 2020

 

Quando sei malato, vai dal medico. Solitamente ti fornisce una diagnosi e indicazioni sulla cura. E’ la stessa cosa che accade per le questioni legali, quando vai da un avvocato o fiscali quando vai da un commercialista.

Ma da chi vai se devi prendere una decisione importante in ambito finanziario? L’educazione finanziaria non è la risposta.

Gli investitori italiani, fino a ieri, potevano rivolgersi solo a coloro che vendevano prodotti per conto delle banche (dipendenti o agenti monomandatari).

Questi consulenti ricevono incentivi per raccomandare specifici prodotti. Non sempre questi prodotti sono quelli più “sicuri” o “adatti” per le varie situazioni degli investitori.

Le autorità pubbliche ha spinto affinché la popolazione abbia un adeguato livello di educazione finanziaria, ma il risultato è che la cultura in Italia è tra le più basse a livello mondiale.
I migliaia di prodotti finanziari in circolazione, la scarsa trasparenza sul loro contenuto e la mancanza di un consulente slegato da logiche di vendita impedisce ai risparmiatori di aumentare la loro consapevolezza sui propri investimenti.

Ora è operativo l’Albo che raccoglie i professionisti e le società indipendenti dalle banche e che esercitano solo il servizio di consulenza finanziaria indipendente (CFA e le SCF).
Le decisioni importanti in ambito finanziario non consistono nel selezionare un determinato prodotto finanziario o un altro, ma richiedono elevate competenze professionali.

Una corretta pianificazione del proprio patrimonio è il risultato di una strategia finanziaria che prevede la combinazione di differenti tipi di misure o prodotti insieme, del monitoraggio delle decisioni prese nel lungo periodo e dell’effetto fiscale delle decisioni stesse.

Quindi cosa aiuterebbe?

Le famiglie non possono permettersi di prendere decisioni finanziarie errate. Impegni a lungo termine come investimenti nel proprio piano previdenziale o mutui possono avere un impatto negativo importante sui risparmi.

Per questo motivo, è essenziale che le persone abbiano la possibilità di affidarsi a un esperto indipendente, che li aiuti nel stilare un serio piano finanziario per pianificare il futuro. Questo deve considerare gli obiettivi di vita, le priorità e le risorse e soprattutto il grado di rischio che si vuole assumere. L’intervento iniziale solitamente abbatte i costi (spesso non visibili) degli investimenti per i risparmiatori ma la pianificazione indipendente è un processo che avviene a step.

Cesare Armellini
Presidente di NAFOP

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